Exhibition of the Italian Garden - T.L.S.

Description-Italian

L.T.S. su carta intestata “Città di Firenze – Primavera 1931 – Mostra del giardino italiano- Palazzo Vecchio” e in trasparenza, al centro è impressa la scritta con logo “Imperator ave”. Ringraziamenti per il prestito di collezione d’arte manufatti della Blunt, in occasione della mostra. Firmata da Ugo Ojetti, in quanto Presidente della Commissione esecutiva, e dal Podestà di Firenze e Presidente della mostra, il Conte Giuseppe Della Gherardesca. Firenze, 17 ottobre 1931. Comprensivo di busta da lettera intestata. (29x22.5 cm). Perfetto stato. 

Novelliere e romanziere fino al dopoguerra, critico d'arte, giornalista e saggista, dotato di una prosa limpida e discorsiva, formatasi in un clima d'intelligente modernità toscana e italiana, seppe ben bilanciare il gusto dei classici e parlata viva. Con  Sarfatti, Ugo Ojetti contribuì notevolmente a dare una veste ufficiale, nazionalistica e antimodernistica, al movimento artistico del Novecento.

Ideò e organizzò importanti mostre d’arte: Mostra del ritratto italiano dal 1500 al 1861, Firenze, Palazzo Vecchio, 1911; Mostra della pittura italiana del '600 e '700, Palazzo Pitti, 1922. Fu presidente della commissione esecutiva della Mostra del Giardino italiano, (P.zzo Vecchio 1930), e presidente del maggio musicale fiorentino, del secondo congresso internazionale di musica nel 1937 come testimonia la corrispondenza con la Pecci Blunt.  Fu artefice di numerose imprese editoriali (fra cui le collezioni Le più belle pagine degli scrittori italiani scelte da scrittori viventi e I classici Rizzoli, diresse le riviste Pegaso (1929-33) e Pan (1933-35). Volontario di guerra, decorato al valore militare e promosso per meriti speciali, fu incaricato dal Comando supremo di salvare e proteggere gli oggetti d'arte e i monumenti nella zona di guerra. Fino al 1933 fece parte del consiglio direttivo dell'Enciclopedia Italiana, e direttore della sezione Arte fino al 1929. Nel 1930 fu nominato accademico d'Italia e fino al 1933  fu nel consiglio d'amministrazione dell'Enciclopedia Italiana, prima di godere gli ultimi anni alla sua villa a Fiesole, chiamata il Salviatino.

Description-English

Exhibition of the Italian Garden is the main content of this  Typewritten Letter Signed by Ugo Ojetti and Giuseppe Della Gherardesca to the Countess A. L. Pecci-Blunt.

Florence, October 17th 1931. In Italina. One page, single-sided.

On headed paper "Città di Firenze - Primavera 1931 - Exhibition of the Italian Garden - Palazzo Vecchio " , on watermarked paper "Imperator ave". Including original envelope letterhead. (29x22.5 cm). Perfect conditions.

Thanksgivings for Blunt's art collection loan at the exhibition. Signed by Ugo Ojetti, as President of the Executive Commission, and by the Podestà of Florence and the President of the exhibition, Count Giuseppe Della Gherardesca. 

Ugo Ojetti (Rome, 1871 - Fiesole, 1946) was an Italian writer, art critic, journalist and aphorist. In 1920 he founded his art magazine, Dedalo (Milan, 1920-1933), in which he deals with the history of ancient and modern art. Here intellectuals like Bernard Berenson, Matteo Marangoni, Piero Jahier, Antonio Maraini, Ranuccio Bianchi Bandinelli, Pietro Toesca, Lionello Venturi and Roberto Longhi collaborate. Ojetti inaugurates a new magazine, Pegaso (Florence, 1929-1933), then the literary magazine Pan . Between 1926 and 1927 he was editor of Corriere della Sera . He is among the signatories of the Manifesto of Fascist intellectuals in 1925 and was appointed Academic of Italy in 1930. He was a member of the board of directors of the Italian Encyclopedia until 1933. Ojetti organizes numerous art exhibitions like this exhibition concerning Italian garden.

Countess Anna Laetitia Pecci (Rome, 1885 - Marlia, 1971)

Best-known as "Mimì" Pecci-Blunt , the Italian noblewoman was an art collector, patron and  nephew of Pope Leo XIII. Extremely volcanic, she was very active in the cultural field, opening numerous lounges, galleries and theaters. In 1919 she married Cecil Blumenthal, later changed to Blunt, a wealthy Jewish banker from New York, heir to an important collection of nineteenth-century French painting. His Parisian and Roman salons was frequented by artists and intellectuals of the caliber of Salvador Dalì, Paul Valery, Poulenc, Paul Claudel, and Aldo Palazzeschi!