Castellovo USA

TECHNIQUE PHOTO-PAINTING
The technique used was defined as PHOTO-PAINTING by the art critic Silvia Pegoraro of Ravenna Italy and was an Artist's invention in 1994. In fact, since 1964 Dario Cusani had been working with photography and painting which had never been united.
In 1994 I returned to Naples, the city where I was born and had been missing for 10 years after moving to Rome in 1984. I returned to see the MIRACLE achieved by the G7 with the Presidents of the most powerful countries led by Bill Clinton, US President. It was a wonderful visit to my city reborn in its ancient splendor! I took over 5,000 photos of the squares and monuments of Naples with my Nikon. I returned to Rome and had all the photos printed and put them on various tables and assembled all the various pieces. I immediately realized that parts were missing which I completed with paint. A spontaneous gesture with which I had unconsciously achieved a great innovation: I had combined the REALITY of photography with the DREAM represented by painting. Silvia, my muse who knew me well, when I showed her the first work IMPERATING MALE (R:0176) that I had done she said to me: "Dario you have united the TWO WORLDS of your life: that of your childhood with the sensitivity of the dreamer with the concrete one that they gave you taught your parents with education, studies (degree in Economic Sciences) and work started at 15 years old in your family's copper industry. These formative years had distanced myself from those of childhood when I studied the piano and dreamed of becoming an orchestra conductor. I also drew and painted with my imagination in search of the affections I was missing.  In fact my parents were busy in the factory (copper production) rebuilding Italy destroyed by the recently ended war. I then refined PHOTO-PAINTING which developed into DIGITAL PROCESSING having replaced the BRUSH with the MOUSE to fill the gaps left by the photography and complete the REALITY which with painting became another FANTASTIC reality.

SOCIAL RESEARCH
This work is part of the SOCIAL "research" which addresses issues that concern people and the "polis" which in Latin means city but also "political model".

NAPLES THAT IS LEAVING
This work with the technique of DIGITAL PROCESSING and connected to my exhibition of 2000 in the USA. In fact it recalls the early '900 when many Neapolitans (and southern Italy) were forced to migrate to the United States to find work. A memory sung in a beautiful Neapolitan song DEPART THE BASTIONS... made even sadder by an anecdote that occurred at the port of Naples just before the departure of the ship. There the children (all male) greeted the parents and in particular the mother they would never see again. So everyone took the head of a ball that had his mother in his hand and climbed on board and positioned on the bow. So son and mother remained connected and from the bow descended hundreds of colored wires. When tugs began to move the ship away from the dock, the skeins unrolled until the thread escaped from the hands of the mother and the detachment was definitive. Each son then wrapped his thread that he carried as a reminder of that last poignant moment. I also felt a similar feeling when I moved to Rome after the 1980 earthquake in Naples with the city abandoned by politicians and in the grip of delinquency. I too felt "migrant" even if in a much less painful way than those young people of the beginning of the century. To make this image of the movement I detached from the mainland the Castel dell'Ovo symbol of Naples and with a simple wake in the sea I gave him the movement. The success of this work was immediate!

TECNICA FOTO-PITTURA
La tecnica usata è stata definita FOTO-PITTURA dal critico d'arte Silvia Pegoraro di Ravenna Italia e fu una mia invenzione del 1994. Infatti dal 1964 lavoravo con la fotografia e la pittura che non si erano mai unite.
Nel 1994 tornai a Napoli, la città dove ero nato e mancavo da 10 anni dopo il trasferimento a Roma nel 1984. Tornai per vedere il MIRACOLO realizzato dal G7 con i Presidenti dei Paesi più potenti con a capo Bill Clinton presidente USA. Fu una visita stupenda nella mia città rinata nel suo antico splendore! Scattai con la mia Nikon oltre 5.000 foto delle piazze e monumenti di Napoli. Tornai a Roma e feci stampare tutte le foto e le misi su vari tavoli e montai tutti i vari pezzi. Mi resi subito conto che mancavano delle parti che completai con la pittura. Un gesto spontaneo col quale avevo realizzato inconsciamente una grande innovazione: avevo unito la REALTA’ della fotografia con il SOGNO rappresentato dalla pittura. Silvia, mia musa che mi conosceva bene, quando le feci vedere il primo lavoro MASCHIO IMPERANTE (R:0176) che avevo fatto mi disse: “ Dario hai unito i DUE MONDI della tua vita: quello della tua fanciullezza con la sensibilità del sognatore con quello concreto che ti hanno insegnato i tuoi genitori con l'educazione, gli studi (laurea in Scienze Economiche) e il lavoro iniziato a 15 anni nella industria di rame della tua famiglia. Questi anni di formazione avevano allontanato quelli dell'infanzia quando studiavo il pianoforte e sognavo di diventare direttore d'orchestra. Inoltre disegnavo e dipingevo con la mia fantasia alla ricerca degli affetti che mi mancavano. Infatti i miei genitori impegnati in fabbrica a ricostruire l’Italia distrutte dalla guerra da poco terminata. Ho poi affinato la FOTO-PITTURA che si è sviluppata nella ELABORAZIONE DIGITALE avendo sostituito il PENNELLO con il MOUSE per riempire i vuoti lasciati dalla fotografia e completare la REALTA' che con la pittura diventava un'altra realtà FANTASTICA.

RICERCA SOCIALE
Questo lavoro fa parte della "ricerca" SOCIALE che affronta temi che riguardano le persone e la “polis” che in latino significa città ma anche “modello politico

NAPOLI CHE SE NE VA
Questo lavoro con la tecnica della ELABORAZIONE DIGITALE e collegato alla mia mostra del 2000 negli USA. Infatti ricorda i primi del ‘900 quando tanti napoletani (e meridionali d’Italia) furono costretti a migrare negli Stati Uniti per trovare lavoro. Un ricordo cantato in una bella canzone napoletana PARTONO I BASTIMENTI… reso ancora più triste da un aneddoto che si verificava al porto di Napoli poco prima della partenza della nave. Lì i figli (tutti maschi) salutavano i genitori e in particolare la madre che non avrebbero più rivisto. Così ognuno prendeva il capo di un gomitolo che aveva in mano la propria madre e saliva a bordo e si posizionavano sulla prua. Così figlio e madre rimanevano collegati e dalla prua scendevano centinaia di fili colorati. Quando i rimorchiatori cominciavano ad allontanare la nave dalla banchina, le matasse si srotolavano finché il filo sfuggiva dalle mani della madre e il distacco era definitivo. Ogni figlio poi avvolgeva il suo filo che portava come ricordo di quell’ultimo struggente attimo. Anche io ho provato una sensazione simile quando mi sono trasferito a Roma dopo il terremoto di Napoli del 1980 con la città abbandonata dai politici e in preda della delinquenza. Anche io mi sono sentito “migrante” anche se in modo molto meno doloroso di quei giovani di inizio secolo. Per rendere questa immagine del movimento ho staccato dalla terraferma il Castel dell’Ovo simbolo di Napoli e con una semplice scia nel mare gli ho dato il movimento. Il successo di questo lavoro è stato immediato!