Multi - me - Multi - io

PORTRAITS AND SELF-PORTRAITS

I started from a young age (8 years) to put on paper my "daydreams" that at elementary school I was interrupted by a jolt when the teacher yelled at me: "Dario comes back to us!". Today (2024) I have therefore 66 years that I do portraits the first of which was dedicated to Napoleon Bonaparte of whom I had had several stories of great enterprises that had me passionate. In fact, in my life I have read many biographies of great characters that have always fascinated me because they were the only ones I could read because they told true stories. I explain better instead what happened while I read the novels: my fantasy overlapped to that of the author and so only after dozens of pages I noticed it and had to go back. In fact I did not remember what I had read with my eyes and not with my mind!
Returning to the portraits I used almost all techniques from pencil to pastel painting up to digital processing adding another reserved only portrait: the photo collage. It is a photo (taken by me or received from a collector like you) that I digitally process with a technique invented by me (and recorded) that, after various framing tests, allows me to process the final image on the computer. If you like the idea, please send a frontal photo to WALLECTOR

THIS WORK (R:0475) of 1991 is realized with intervention of painting on photo and precedes the intuition of the PHOTO-PAINTING that started in a structured way in 1994 with the MALE EMPEROR of Naples (R.0643)

RITRATTi e AUTORITRATTI
Ho iniziato sin da piccolo (8 anni) a mettere su carta i miei “sogni ad occhi aperti” che alla scuola elementare mi si spegnevano con un sobbalzo quando il maestro mi urlava: “Dario torna da noi!”. Ad oggi (2024) sono quindi 66 anni che faccio ritratti il primo dei quali fu dedicato a Napoleone Bonaparte del quale avevo avuto vari racconti di grandi imprese che mi avevano appassionato. Infatti nella mia vita ho letto molte biografie di grandi personaggi che mi hanno sempre affascinato anche perché erano le uniche che riuscivo a leggere perché raccontavano storie vere. Mi spiego meglio invece cosa succedeva mentre leggevo i romanzi: la mia fantasia si sovrapponeva a quella dell’autore e cosi solo dopo decine di pagine me ne accorgevo e dovevo tornare indietro. Infatti non mi ricordavo quello che avevo letto con gli occhi e non con la mente!!! Tornando ai ritratti ho usato quasi tutte le tecniche dalla matita al pastello alla pittura fino alla elaborazione digitale aggiungendone però un’altra riservata solo ritratto: il fotocollage. Si tratta di una foto che scatto io o ricevo da un collezionista che elaboro digitalmente con una tecnica da me inventata (e registrata) che, dopo varie prove di inquadratura, mi consente di elaborare al computer l’immagine definitiva. Se l’idea vi piace potete farne richiesta alla WALLECTOR

QUESTO LAVORO (R:0475) del 1991 è realizzato con intervento di pittura su foto e precede l’intuizione della FOTOPITTURA che iniziò in modo strutturato nel 1994 con il MASCHIO IMPERANTE di Napoli (R.0643)